Ercolano vola in Spagna per la mostra “La Villa de los Papiros”

Ercolano vola in Spagna: dal 17 ottobre una grande mostra sulla lettura e scrittura degli antichi romani. Un preziosissimo papiro carbonizzato, della lunghezza di circa tre metri, salvatosi dall’eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo e interamente srotolato, conservato alla Biblioteca Nazionale di Napoli è una delle rarità partita per la Spagna per la grande mostra “Villa dei Papiri” che il 17 ottobre sarà inaugurata a Madrid, nel salone principale della “Casa de Lector”, sede della Fondazione iberica “Germán Sánchez Ruipérez”, che da oltre trent’anni si occupa di promozione della lettura.
Per la prima volta dopo due secoli e mezzo il pregiato papiro, lascerà l’Officina della Biblioteca di Napoli insieme ad altri quattro, appartenenti alla collezione privata di Lucio Calpurnio Pisone Cesonino, riportata alla luce tra l’ottobre del 1752 e l’agosto del 1754, durante lo scavo della villa ercolanese, ritenuta di sua proprietà, e saranno al centro della grande mostra spagnola: un excursus sulle varie tipologie di lettura e di scrittura nella Roma del primo secolo dopo Cristo: tavolette cerate, affreschi con immagini di rotoli, di calamai, penne e stili utilizzati per tracciare numeri o lettere. I papiri di Ercolano costituiscono una rarità anche dal punto di vista filologico in quanto ci hanno restituito l’opera cardine di Epicuro Sulla natura, il corpus delle opere di Filodemo di Gadara, e di altri filosofi epicurei.
Della Biblioteca nazionale di Napoli saranno in mostra anche rare edizioni del Settecento edite dalla Stamperia Reale di Carlo di Borbone, che riportano immagini degli scavi, statue, mosaici, affreschi, monili, che affiancheranno i calchi originali dei bronzi originali di Villa dei Papiri, provenienti dai musei spagnoli ai quali i furono affidati da Carlo di Borbone, allorché divenne re di Spagna. Un percorso parallelo si snoderà attraverso gli scavi borbonici sette-ottocenteschi, illustrato da reperti provenienti dal Museo Archeologico di Napoli.
La mostra si avvale anche dei contributi di istituzioni spagnole, come il Museo Arqueológico Nacional, il Museo de Ciencias Naturales e la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando. Il MAV di Ercolano ricostruirà al computer la Villa dei Papiri. L’esposizione è curata da Carlos García Gual e Nicola Oddati e si avvale di un comitato scientifico composto da Mauro Giancaspro, César Antonio Molina, Valeria Sampaolo, Ciro Cacciola, Andrés Carretero e José María Luzón.