La Costa del Vesuvio si prepara per la Pasqua tra cultura, religiosità ed eno-gastronomia

La Costa Vesuviana si prepara ad accogliere i turisti per il fine settimana di Pasqua; se le strutture ricettive registrano un buon andamento di occupazione con previsioni ottimistiche, anche il territorio sembra pronto ad ospitare i visitatori.
I dati emergono da una comunicazione del Consorzio Costa del Vesuvio, presieduto dall’imprenditore Luca Ferlaino, che a tal proposito comunica le varie iniziative che proprio il Consorzio ha messo in moto sul mercato turistico per incentivare i flussi di incoming.
La Pasqua rappresenta per il territorio vesuviano un importante momento legato alla tradizione e alla religiosità, nonché alla cucina tipica, che si arricchisce dei prodotti gastronomici di stagione. E’ proprio in vista di queste caratteristiche culturali e folkloristiche che sono state diffuse ai tour operators e ai turisti individuali informazioni circa la possibilità dii scegliere pacchetti e proposte tematiche legate alla Pasqua.
Tra le varie iniziative proposte ai turisti dal Consorzio spiccano quelle legate alla religiosità popolare e all’enogastronomia. Per la prima tematica sono stati infatti proposti degli itinerari di visita alternativi, percorsi tra le varie chiese del territorio, che con la loro architettura barocca e la loro affascinante storia, raccontano di miracoli, processioni, apparizioni e misticismo, tematiche che si intrecciano con il folkloristico culto della Madonna dell’Arco, che culmina il giorno del lunedì in Albis con colorate e rumorose sfilate di carri e devozione verso il Santuario delle Madonna dell’Arco di Santa Anastasia.
Come abbiamo già accennato, per il Consorzio e per i suoi turisti Pasqua non sarà solo approfondimento culturale ed emotivo ma anche enogastronomico. Le strutture legate al consorzio per quei giorni metteranno in tavola i prodotti tipici e tradizionali del territorio, fave vesuviane accompagnate da Lacryma Christi e caprettone, primi piatti a base di pomodoro del piennolo, senza far mancare il tradizionale casatiello.
Il viaggio gastronomico non si fermerà a tavola, ma passerà in cucina, dove sempre più turisti hanno scelto tra le possibilità di intrattenimento quella di imparare a cucinare “tipico”: ecco quindi i corsi di cucina, qualche chicca su come impastare e condire il famoso casatiello, oppure preparare una deliziosa pastiera.
E se il turista si è divertito a cucinare e mangiare le pietanze locali, il viaggio culinario si potrà concludere portando via con se i simboli della cucina vesuviana: il Consorzio ha infatti pensato ad elaborare una speciale strenna pasquale che porterà il brand vesuviano in giro per il mondo, per mano dei suoi soddisfatti turisti avventori.
Il Consorzio conferma quindi il suo ottimismo e dinamismo turistico nel diffondere le eccellenze del territorio e nello strutturare un turismo aggregato e compartecipato.